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Terracaelum (2019)
  • Terracaelum (2019)

    Cartapesta, rete metallica, acrilico e resina

    cm 150 x 80 x 60

     

    Testo critico a cura di Giulia Pergola

     

    Cosa significa trascendere la contingenza e sfidare la caducità della materia? L’artista e architetto Roberto Scalingi (classe 1986) risponde a questo interrogativo con l’opera TerraCaelum (2019), ponendo in connessione ambiti apparentemente opposti: materialità e trascendenza, carne e spiritualità.

    La dialettica tra opposti e la rivisitazione in chiave contemporanea della mitologia classica - temi caratterizzanti la poetica di Scalingi - ritornano in TerraCaelum in un contrasto che si gioca prima di tutto tra significante e significato, in un vigoroso corpo di fauno che si smaterializza verso l’infinito.

     

    La metamorfosi del medium racconta il passaggio dalla carnalità animalesca alla spiritualità. Si passa dalla concretezza di una ruvida massa organica, vibrante dei riflessi più terreni e passionali della carne (e connotata da una potente virilità) fino alla trasparenza di un torace aperto verso la volta celeste, con uno slancio iperbolico che smaterializza il corpo in una eterea trama blu, fino a divenire cielo. Questo corpo semi-disteso sembra, in effetti, contorcersi in una spinta verso l’ignoto, in un conato di gioia, nello sforzo di astrarsi dalla propria indole terrestre, per ricongiungersi a quel cielo di cui è parte.

     

    Il fauno, con la sua ambiguità e l’esplicito richiamo ad una sessualità animalesca, talvolta spietata, è l’allegoria perfetta per rappresentare questo ‘passaggio di stato’ tra Terra e Cielo, che è innanzitutto un cambiamento interiore, un momento di auto-analisi nella ricerca spasmodica di una trascendenza salvifica.

    È proprio questo gioco di contrasti su più livelli, reso attraverso un calibrato sistema di equilibri tra forme, colori e trame, che rende l’opera di Scalingi sconcertante nel suo richiamo, da un lato alla concretezza della materia e dall’altro alla diafana delicatezza del desiderio - che si fa volontà - di trascendenza.

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